Spunti di preghiera 16
Articoli - 2 giugno 2024
507. Perché talvolta si sperimenta che la preghiera non è di aiuto?La preghiera non ci procura ciò che a noi piacerebbe, ma solo la vicinanza con Dio; e proprio in un apparente silenzio Dio ci invita a fare ancora un passo avanti nella donazione senza riserve, nella fede incondizionata, nell'attesa che non conosce fine. Chi prega deve lasciare a Dio tutta la libertà di dirci ciò che Egli desidera, di compiere ciò che Egli chiede e di donarsi come Egli vuole.
Spesso diciamo: "Ho pregato ma non sono stato esaudito": forse la nostra preghiera non è abbastanza intensa, come un giorno il curato d'Ars chiese ad un confratello che si lamentava del proprio insuccesso: "Hai pregato e hai sospirato .. hai anche digiunato e vegliato?"; può anche darsi che le nostre richieste a Dio non siano giuste. Per questo Teresa d'Avila disse un giorno: "Non chiedere a Dio carichi leggeri, chiedigli una schiena forte!".
508. Perché talvolta, durante la preghiera, non si sente nulla e si prova addirittura una sorta di avversione contro la preghiera?
La distrazione durante la preghiera, la sensazione di vuoto o di aridità o addirittura l'avversione contro la preghiera sono esperienze che fa chiunque preghi; perseverare con fedeltà è in questi casi già una preghiera. È noto che santa Teresa di Lisieux non riuscì per un lungo periodo di tempo a sentire la benché minima traccia dell'amore di Dio; poco prima della morte, durante la notte la sorella Céline andò a trovarla e la trovò con le mani conserte. "Che fai? Dovresti cercare di dormire", le disse Céline. "Non ci riesco, soffro troppo. Però prego." fu la risposta di Teresa. "E cosa dici a Gesù?". "Io non gli dico niente, lo amo".