Chiesa San Pio X
Il 1 giugno 1956 il card Roncalli istituisce la parrocchia e a breve si rende necessaria la costruzione di una nuova chiesa su progetto dell'architetto Lazzari.
Nel 1964 iniziano i lavori dell'intero bene. La chiesa viene terminata nel 1966 e il 3 settembre dello stesso è benedetto l'edificio dal patriarca Urbani; lo stesso giorno di sei anni dopo avviene la consacrazione ad opera del patriarca Luciani.
Nel 2010 è stato effettuato un restauro generale a scopo conservativo della chiesa e nel 2014 viene restaurata anche cappella invernale, con la realizzazione e messe in opera delle vetrate artistiche nella cappellina invernale.
La chiesa di San Pio X, a pianta esagonale, si presenta con un prospetto formato da due avancorpi semiottagonali leggermente asimmetrici legati da un solaio in cemento che funge da portico per l'ingresso principale; al di sopra si apre una vasta vetrata a spioventi che corrisponde ad uno dei lati dell'aula. L'interno è a pianta esagonale, con pareti intonacate e vetrate correnti nella parte superiore del vano; lo spazio è scandito da pilastri e travi in cemento armato. I soffitto della navata è a padiglione, diviso a triangoli dalle travi portanti. Il presbiterio, semiesagonale, si regge su pilastrini di cemento e nella parte superiore è completamente aperto da tre vetrate a campiture rettangolari.
La facciata è formata da due avancorpi semiottagonali leggermente asimmetrici legati da un solaio in cemento che funge da portico per l'ingresso principale; al di sopra si apre una vasta vetrata.
Il fonte battesimale, aggiunto come arredo nel 2010 in corrispondenza del lato destro dell'aula.
L'ambone in marmo è stato collocato nel presbiterio (a sinistra guardando l'aula) a sostituzione di un leggio ligneo.
La costruzione della chiesa è post-conciliare e realizzata secondo le prescrizioni dell'adeguamento liturgico del Concilio Vaticano II.