Articoli - 30 novembre 2008
Inizia l'avvento, tempo di attesa operosa
Preghiera, carità e accoglienza per incontrare Gesù
Con questa domenica inizia il tempo dell'avvento. Da sempre esso è considerato un tempo di attesa, attesa gelosa perché, al termine di queste quattro settimane, accoglieremo Gesù, l'Emmanuele, il "Dio con noi" che, attraverso la sua vita, ci svela il volto paterno e misericordioso di Dio. Credo sia importante sottolineare che questo tempo non tornerà più e che quindi va vissuto bene, va fatto fruttare perché il dono che riceveremo è veramente grande.
Come prepararsi bene, allora, per accogliere Gesù? Credo sia importante vivere questi giorni con la preghiera: una preghiera fatta non solo di parole, ma nasce dalla parola di Dio e per diventare vita di ciascuno di noi! Allora potremmo, guidati dalla liturgia domenicale, entrare in questa preghiera vigilante per poter vegliare, pensare, ponderare sulle nostre scelte: come viviamo in famiglia, come viviamo la responsabilità di edicatori, come ci rapportiamo con il nostro lavoro, quanta attenzione diamo ai nostri affetti, come possiamo farci più prossimi a coloro che vivono l'emergenza, la solitudine, lo sfruttamento. La dimensione della carità che ci viene proposta in questi giorni non può e non deve limitarsi solo alla cassettina "Avvento di fraternità" - che se fatto bene, mettendo cioè i soldi non superflui ma quelli sottratti a qualche nostro "capriccio", è segno importante del comandamento dell'amore - ma deve aiutarmi a uscire dalle mie comodità per incontrare l'altro chiunque esso sia. Vigilanti per essere operosi un fare perché si ha incontrato qualcuno che ha mostrato la via migliore di tutte, quella dell'amore.
Perché, allora, non provare a ritrovarsi in famiglia alla sera, quando forse è più facile essere tutti e rileggere il vangelo della domenica per vivere un momento di preghiera insieme? Così come sarebbe proprio bello vedere tutti i nostri bambini domenica 14 dicembre partecipare all'incontro della carità in basilica di san Marco a Venezia assieme al Patriarca. Oppure perché non rimettere l'Eucarestia al centro e a partecipare da quella domenicale, impegnarsi a venire anche una o due volte durante la settimana? Oppure a partire dal servizio che uno sta già vivendo, perché non domandarsi che cosa centra questo con la fede e con il luogo che si frequenta (patronato, campasso, bar, etc)
Tante sono le possibilità che possiamo avere e spero che qualcuno ne approfitti veramente.
Auguro a tutti voi di iniziare bene questo avvento e prego che il Buon Dio continui a fare crescere questa comunità rendendola segno concreto del suo amore che è speranza, pace e misericordia.
don Luca