Gesù Lavoratore

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Uno sguardo nuovo per saperci riconoscere

Articoli - 7 febbraio 2016
La festa del nostro patrono San Girolamo Emiliani
Da seminarista ho vissuto per sei anni nel palazzo accanto alla Basilica della Salute: com’è noto quello era la casa dei Padri Somaschi - congregazione fondata da San Girolamo Emiliani - e li ha vissuto anche il nostro patrono.
Pensare che lungo quei corridoi, dentro quelle sale San Girolamo incontrava presone, si faceva loro prossimo, le accoglieva per soccorrerle, per dar loro una casa, un pasto caldo, per far incontrare loro una famiglia... tutto questo mi riporta a pensare a come è la mia fede: quanto la fede che diciamo di professare sa essere libera e sa liberare la nostra vita; quanto questa fede che ci fa dire parole importanti ci rende poi coerenti con fatti importanti; quanto accogliere Gesù nell’eucaristia ci rende disponibili ad aprire le nostre case (cioè la nostra vita) per accogliere chi è bisognoso; quanto i nostri occhi, che contemplano quel pane divenuto corpo di Cristo, sono allenati a vedere con sguardo di compassione chi ho accanto per compiere con lui un tratto di strada condivisa.
Credo che - oggi più che mai - tutti noi abbiamo bisogno di creare ponti di solidarietà, di vera fraternità. La Chiesa, la parrocchia, la famiglia devono essere i luoghi di un’umanità bella, rinnovata. Le nostre "tecniche" pastorali se non partono dal cuore di Cristo si riducono solo ad attività più o meno riuscite.
Se non impariamo a guardarci con occhi diversi, anche noi che fatichiamo per portare avanti la vita di parrocchia ci ridurremo a meri funzionari, a cercarci solo perché ci serve qualcosa...
Quello di cui oggi abbiamo bisogno è uno sguardo nuovo per saperci riconoscere fratelli tutti uguali, per riconoscerci come dono reciproco. Uno sguardo nuovo perché la nostra vita non resti segregata nelle piccole convinzioni che rendono povera la nostra vita e rendono piccola la persona. Uno sguardo nuovo perché non ci stanchiamo mai di indagare quello che nascondono comportamenti, atteggiamenti, linguaggi che spesso veicolano ferite profonde.
San Girolamo ci aiuti a rinnovarci alla luce della Parola di Dio perché la nostra comunità possa essere segno inadeguato di chi, a questo mondo, sta in piedi per servire l’uomo dopo essere stato a lungo in ginocchio per ascoltare e capire quello che Dio ha da dire.
don Luca