Gesù Lavoratore

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Tutti diversi ma tutti uniti

2 giugno 2013
La festa del corpo e sangue di Gesù
La Chiesa oggi celebra in modo solenne la festa del Corpo e Sangue di Gesù: attorno a questo grande dono si articola e si sviluppa tutta la vita di coloro che hanno scelto di seguire il Maestro e di conformare la loro vita alla Sua.
Di domenica in domenica, la comunità si riconosce tale attorno a quel pane e a quel vino che realmente sono il corpo e sangue di Gesù e, nutrendosi delle specie eucaristiche, ogni uomo anela a rendere presente il Regno di Dio e ad essere così testimone della fede che unisce uomini e donne di nazionalità, condizione socio-culturale differente.
Dentro quel pane e quel vino c'è l'impegno e la fatica di tante persone che, fortunatamente, offrono il loro tempo e il loro operato anche per mandare avanti la vita di questa comunità che - pur non essendo perfetta - cerca di manifestare la propria fede nel Dio di Gesù Cristo attraverso il servizio, a volte nascosto, agli uomini e alle donne del nostro tempo. Credo non sia irrispettoso dire che nelle speci eucaristiche possiamo trovare il peso di scelte, a volte non capite, che ciascuno di noi compie quasi fossero un eco a quel “sia fatta la tua volontà” che tanto spesso diciamo, magari senza dargli il giusto peso.
Questa festa, io sparo, possa rimettere in tutti noi la voglia di saper lavorare perché nessuno in questa comunità si senta ospite; perché impariamo a rapportarci gli uni gli altri con onestà e verità; perché il pettegolezzo non appesantisca le relazioni tra noi; perché chi ci guarda dall'esterno possa vedere persone che, al di la dei limiti di ciascuno, si vogliono bene e tentano il più possibile di vivere la vita di Gesù. ma ancora una volta la vita stessa di Gesù ci invita ad abbattere le barriere che inevitabilmente ciascuno di noi mette attorno alla sua vita e ci spinge a guardare oltre il nostro piccolo recinto. La vita di Gesù è un dono per tutti, la vita di ciascuno di noi è dono per tutti, e tutti noi dobbiamo lavorare perché questa vita (perché ogni vita) possa continuare ad avere le caratteristiche del dono: il riconoscerla sacra, il sapere che ogni vita gode degli stessi diritti e ha uguale dignità, il saper mettere tutto ciò che siamo a servizio del bene comune, il saperci perdonare.
Celebrare questa festa allora, è tutt'altro che innocuo: ci chiede di scegliere se divenire pane spezzate per il bene di tutti o di essere come quel talento sotterrato per paura...
A tutti buona festa!
don Luca