Portare con l'abito un segno chiaro di appartenenza al Signore
Articoli - 10 maggio 2015
La candidatura di Giovanni
Domenica scorsa, Gianpiero, Marco, Riccardo ed io siamo stati ammessi tra i candidati all'Ordine Sacro. È un passaggio ufficiale, che segna il superamento (nella coscienza del seminarista e nel giudizio che ne dà la Chiesa, accogliendone la formale domanda) di un prolungato periodo di verifica. Durante la mattina noi quattro abbiamo meditato una pista di riflessione suggeritaci dal Padre Rettore sul Vangelo del giorno. Alle 11 abbiamo partecipato alla Messa d'orario in Basilica della Salute. Nel primo pomeriggio eravamo a San Marco per i preparativi. Il rito di ammissione si è svolto subito dopo l'omelia, in cui il Patriarca ha più volte sottolineato, tra l’altro, l’importanza per tutta la Chiesa di questo evento, e il decisivo contributo di famiglia e parrocchia di origine nel maturare di una vocazione. Ciascuno di noi ha risposto con il proprio "eccomi" all'appello nominale del Diacono e dichiarato di voler portare a termine la preparazione e di impegnarsi nella formazione spirituale. Quindi, dopo l’imposizione della cotta (la veste bianca) sulla talare (la lunga tonaca nera con 33 bottoni), che indossavamo già, la liturgia è continuata normalmente con il Credo. Al termine della Messa: le foto di rito, le congratulazioni, i saluti ed i festeggiamenti. Abbiamo goduto poi di una breve "licenza" fino a tutto lunedì mattina. Sono rientrato a piedi fino a Piazzale Roma, indossando per la prima volta la caratteristica camicia con il colletto bianco. Una sensazione nuova e strana: portare con l'abito un segno chiaro di appartenenza al Signore, immaginando un certo effetto agli occhi dei passanti...
Ora dei 18 seminaristi, solo 5 non vestono la talare: sono i compagni dei primi due anni che devono ancora fare la candidatura. Dopo la candidatura vengono gradualmente (di massima, uno all'anno) 4 ministeri: lettorato, accolitato, ordinazione diaconale e ordinazione sacerdotale.
Intanto vi ringrazio molto della vostra partecipazione con la preghiera, l'affetto, la presenza e lo sforzo di contribuire economicamente alle spese occorsemi nella circostanza.
In questo mese di maggio, in particolare, ringraziamo insieme Maria per questo passo che ho potuto fare, affidandole il proseguimento del nostro cammino.
Accompagniamo infine con la preghiera il nostro Pierpaolo, che sabato 20 giugno, alle 16, a San Marco, sarà ordinato sacerdote della Chiesa veneziana.
Sempre uniti nella preghiera,
Giovanni