Pellegrini di speranza: un viaggio nel cuore della cristianità
2 marzo 2025
Il pellegrinaggio vicariale a Roma tra Fede, arte e scoperta dei luoghi che hanno plasmato la storia della chiesa
Dal 13 al 16 febbraio si è svolto il pellegrinaggio vicariale a Roma. Circa cinquanta parrocchiani delle diverse comunità di Marghera hanno intrapreso il “cammino” verso Roma accompagnati dai loro parroci don Filippo, don Lio e don Mauro. Intraprendere nell’anno giubilare un viaggio a Roma, cuore della cristianità, dove grandi testimoni della fede, arte e storia ci conducono al Signore, è una grande occasione per rinnovare la nostra fede e riscoprire la misericordia del Padre. Il percorso prevedeva una tappa ad Arezzo e la visita al Duomo. A sorpresa ci ha accolto il vescovo Andrea Migliavacca. Il suo saluto è stato interessante e gradito.
A Roma ci ha ospitato la congregazione di don Orione, nella Casa San Giovanni Paolo II, nella quale si respirava tutto lo stile di don Orione, il santo dinamico e “dalle maniche rimboccate”.
Nei tre giorni successivi abbiamo varcato le porte Sante di San Pietro, con la messa presieduta dal cardinale arciprete, di Santa Maria Maggiore, San Giovanni in Laterano e San Paolo fuori le mura. Sono stati momenti toccanti e ricchi di spiritualità. In questi luoghi il cuore, gli occhi e lo spirito hanno fatto il pieno di testimonianze e bellezza: visitare le tombe dei Santi Pietro e Paolo, la pietà di Michelangelo, sostare davanti alle reliquie della sacra culla, osservare l'icona Salus populi Romani, pregare davanti alla Madonna del Pellegrino del Caravaggio.
C’è stata anche la visita alle catacombe di san Sebastiano e la celebrazione della santa Messa. Dai cunicoli stretti e bui e dai segni su alcune lapidi ancora intatte, ma soprattutto dalla vita e il doppio martirio di san Sebastiano si comprende il forte messaggio di amore, di fede e di speranza dei primi cristiani che arriva intatto fino a noi.
Sono stati giorni importanti, ma, sicuramente, non sarebbero stati così densi di significato senza la sapiente guida di don Filippo, assistito da don Lio e da don Mauro. Importanti sono state le celebrazioni eucaristiche e i momenti di preghiera “itinerante”, recitando il rosario mentre camminavamo insieme lungo le strade di Roma per raggiungere le basiliche.
Ora, tornati a casa, resta l’entusiasmo del pellegrino che ha sperimentato un cammino di speranza che può portare a un cambiamento che tocca le amicizie, le relazioni, i valori. Allora avremo questo coraggio del cambiamento o lasceremo tutto com’era?
Lorena Pallado, Catene