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Mercoledì delle Ceneri - La cenere e l'acqua

Articoli - 11 febbraio 2024
Con il suggestivo rito dell’imposizione delle ceneri prende avvio il sacro tempo della Quaresima, durante il quale la liturgia rinnova ai credenti l’appello a una radicale conversione, confidando nella divina misericordia.
La Quaresima dunque comincia con il gesto della cenere, ma finisce con quello dell'acqua della notte pasquale. Cenere all'inizio, acqua battesimale alla fine. La cenere sporca, l'acqua pulisce; la cenere parla di distruzione e morte, l'acqua è fonte di vita e di rigenerazione.
Il segno penitenziale delle ceneri, sorto dalla tradizione biblica e conservato nella Chiesa, consente ai fedeli di riconoscersi bisognosi del perdono di Dio ed entrare nel tempo destinato alla purificazione e alla conversione «per affrontare vittoriosamente con le armi della penitenza il combattimento contro lo spirito del male».
Nei primi secoli questo gesto esprimeva il cammino dei penitenti, cioè di coloro che si preparavano alla riconciliazione che avveniva al termine della Quaresima, il giovedì santo. Essi, rivestiti dell'abito penitenziale e con la cenere sul capo, si presentavano alla comunità davanti alla quale esprimevano la volontà di conversione. Verso il secolo XI, sparita ormai l'istituzione dei penitenti, il gesto delle ceneri si realizzò per tutti i cristiani all'inizio della Quaresima.
Il gesto di coprirsi di cenere indica il riconoscere la propria fragilità e mortalità, bisognosa di essere redenta dalla misericordia di Dio. E’ simbolo dell'atteggiamento del cuore penitente che ciascun battezzato è chiamato ad assumere nell'itinerario quaresimale per aprirsi alla conversione. La conversione si realizza attraverso il digiuno, la preghiera e l’elemosina, riconsiderando attentamente l'ambito della nostra relazione con Dio, con il prossimo, con la creazione e con noi stessi. Così parteciperemo della salvezza e del perdono che Dio vuole donarci.