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La Pasqua è fondare il cuore in Gesù

Articoli - 13 maggio 2018
Il Battesimo ci porta a parlare del santo lavacro accompagnato dall’invocazione della Santissima Trinità, ossia il rito centrale che propriamente “battezza” – cioè immerge – . Il senso di questo gesto lo richiama san Paolo ai cristiani di Roma, dapprima domandando: «Non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte?», e poi rispondendo: «Per mezzo del battesimo […] siamo stati sepolti insieme a lui nella morte affinché, come Cristo fu risuscitato dai morti […], così anche noi possiamo camminare in una vita nuova» (Rm 6,4). Il Battesimo ci apre la porta a una vita di risurrezione, non a una vita mondana. Una vita secondo Gesù. "La vocazione cristiana sta tutta qui: vivere uniti a Cristo nella santa Chiesa" portando "frutti che durano per sempre". Rendere testimonianza della propria fede significa mettersi "al servizio degli altri, sull'esempio del Signore Gesù". "Il Battesimo ci apre la porta a una vita di risurrezione, non una vita mondana: una vita secondo Gesù" e "il sigillo del battesimo non si perde mai. 'Ma padre se una persona diventa un brigante che uccide la gente, che fa delle ingiustizie, il sigillo se ne va?' No. È una vergogna che l'uomo fa queste cose, che va contro Dio, ma Dio mai rinnega i suoi figli" e "durante tutta la vita il Padre ci dice: tu sei il mio figlio amato, la mia figlia amata. Dio ci ama tanto", "Il fonte battesimale è il luogo in cui si fa Pasqua con Cristo, viene sepolto l’uomo vecchio, con le sue passioni ingannevoli, perché rinasca una nuova creatura; davvero le cose vecchie sono passate e ne sono nate di nuove". Incorporati a Cristo per mezzo del Battesimo, i battezzati vengono dunque conformati a Lui, «il primogenito di molti fratelli» (Rm 8,29). Mediante l’azione dello Spirito Santo, il Battesimo purifica, santifica, giustifica, per formare in Cristo, di molti, un solo corpo (cfr 1Cor 6,11; 12,13). Lo esprime l’unzione crismale, «che è segno del sacerdozio regale del battezzato e della sua aggregazione alla comunità del popolo di Dio». Pertanto il sacerdote unge con il sacro crisma il capo di ogni battezzato, dopo aver pronunciato queste parole che ne spiegano il significato: «Dio stesso vi consacra con il crisma di salvezza, perché inseriti in Cristo, sacerdote, re e profeta, siate sempre membra del suo corpo per la vita eterna». La vocazione cristiana sta tutta qui: vivere uniti a Cristo nella santa Chiesa, partecipi della stessa consacrazione per svolgere la medesima missione, in questo mondo, portando frutti che durano per sempre. Animato dall’unico Spirito, infatti, l’intero Popolo di Dio partecipa delle funzioni di Gesù Cristo, “Sacerdote, Re e Profeta”, e porta le responsabilità di missione e servizio che ne derivano (cfr CCC, 783-786). Cosa significa partecipare del sacerdozio regale e profetico di Cristo? Significa fare di sé un’offerta gradita a Dio (cfr Rm 12,1), rendendogli testimonianza per mezzo di una vita di fede e di carità (cfr Lumen gentium, 12), ponendola al servizio degli altri, sull’esempio del Signore Gesù (cfr Mt 20,25-28; Gv 13,13-17).
papa Francesco