La gioia di un incontro
Articoli - 20 dicembre 2009
Maria ed Elisabetta accolgono la parola di Dio
Con l’ultima domenica di avvento si accende l’ultima candela della corona che ci ha accompagnato in queste quattro settimane: questo ci dice che oramai il Natale è molto, molto vicino e che la nostra attesa gioiosa e vigilante sta per incontrare questo Dio che vuole farsi compagno di vita di ciascuno di noi, facendosi come noi e condividendo al nostra umanità.L'incontro pieno di gratitudine, gioia e stima tra Maria ed Elisabetta diviene icona di quello nostro con il Bambino Gesù, ma anche di quello che ci deve essere tra noi. Uno slogan che sentiamo per la pubblicità televisiva dice che “a Natale puoi fare quello che non puoi fare mai”... credo sia profondamente povero e ingiusto questo.
Il Signore ogni giorno nasce nella nostra vita; ogni giorno ci viene a cercare; ogni giorno pone accanto a noi persone e storie che chiedono di essere ascolte, sorrette e sostenute. Ecco che Maria ed Elisabetta ci insegnano il modo: la stima e il reciproco servizio sono le caratteristiche del loro e dei nostri incontri.
L'accoglienza, l'altruismo, la compassione (cioè il patire-con) devono essere le direttrici su cui camminare per aiutarci a capire che è bello poter condividere la vita con gli altri e che queste persone che mi sono accanto, che sono “il mio prossimo” mi danno la possibilità di esistere ogni giorno, di migliorarmi ogni giorno, di scoprirmi sempre di più... di essere libero di poter mostrarmi per quello che sono senza voler essere di più o di meno, ma semplicemente un prodigio di Dio.
don Luca