La fatica del sonno
28 febbraio 2010
Lasciarci creare e ri-creare per una vita che splende
A volte nella vita capita l’imprevisto che non lo capisci immediatamente, ma si capisce che da quel momento le cose non andranno più come prima: è la storia di ogni persona che non prende alla leggera la vita, che si interroga sul perché delle cose, che non da nulla per scontato.Mi lascia sempre a bocca aperta l’episodio della trasfigurazione che la liturgia ci propone questa domenica, perché mi immagino di essere li al posto di uno dei tre apostoli: che cosa avrei fatto io? Cosa avrei pensato? Ma ancora di più mi domando se episodi come quello sono presenti nella mia vita o se la mia vita ne avrebbe bisogno.
Guardandosi attorno, infatti, credo ci sia un gran bisogno di trasfigurare l’esistenza di tanta gente, le nostre relazioni: pensiamo solo all’aspetto dell’educazione. Quanta fatica si fa oggi ad educare - cioè a condurre fuori, quindi liberare - bambini, ragazzi, giovani e adulti dal pensiero che diviene sempre più comune e che ha molto a che fare non più con la persona, ma con l’individuo. Ogni uomo rischia di diventare un pianeta a se stante, con propri valori che molto spesso rischiano di venire imposti agli altri, diviene preda dell’istinto sopprimendo la ragione, manca la dimensione verticale della vita per cui io e Dio rischiano di coincidere.
Tutto questo ci dice che abbiamo bisogno di rimetterci al nostro posto, di guardarci attorno, di ascoltare quello che capita a me e agli altri, di interessarsi delle persone e dei fatti...
Ecco la necessità di salire sul monte, di stare un po’ soli per cercarsi e per cercare Dio: mi colpiva, nel vangelo odierno, il sonno che opprime Pietro e gli altri due. Nella Sacra Scrittura il sonno ha un’importanza grande: da Adamo dormiente, Dio crea Eva; nel sonno Dio si rivela a Giacobbe; nel sonno Dio parla a Giuseppe… Il sonno diventa quasi il momento in cui Dio crea legami, si fa vicino alle persone, si mostra Padre premuroso che fatica perché i suoi figli abbiano il loro bene.
Ecco credo che avremmo bisogno di partecipare di più a questo sonno fecondo che ci aiuterebbe a non perderci, a ri-considerarci persone e non solo individui, a capire il senso di quello che capita nella nostra vita. A capire che ne stiamo facendo della vita. Un aiuto potrebbero essere gli esercizi spirituali… scelta difficile?
don Luca