Gesù Lavoratore

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L'esperienza di Lourdes

24 ottobre 2010
Il pellegrinaggio dal 26 settembre al 2 ottobre di due nostre parrocchiane
Partenza ore 13 di domenica 26. Arrivo a Lourdes alle ore 10 di lunedì dopo un lungo viaggio in treno.
Banda musicale all'arrivo, bagagli, autobus, caos... ma un caos emozionante! La Madonna è qui vicino, si percepisce , si sente la sua presenza.
Primo passaggio alla grotta quasi subito, prima grande emozione. Tutti abbiamo "richieste" da fare alla Madonna, tutti abbiamo bisogno d'aiuto e chi meglio di Lei ci può ascoltare. Lei ,Madre, sa dare ascolto, coraggio, speranza.
Inizia una settimana frenetica, quanti disabili, quanti ammalati, un via vai di carrozzine, letti, volontari e di sorelle vestite di tutto punto. Celebrazioni eucaristiche solenni, processioni di giorno e di notte con i flambeaux condivise con una moltitudine di persone. Il bagno nell'acqua delle piscine per me, Anna, una sveglia, uno schiaffo o meglio una carezza d'amore , un "Dai, avanti, coraggio" detto dall'amore di una Mamma Speciale. Tre Via Crucis, una tra i boschi dove Bernadetta probabilmente raccoglieva la legna per scaldarsi, vicino al guado dove 11 febbraio 1858 vide per la prima volta la Madonna. Non è difficile immaginare la piccola Bernadetta che attraversa il fiume senza scarpe con le sue amiche, quasi la vedi infreddolita a piedi nudi. Lourdes è un'esperienza da vivere. Il rinnovamento della fede, il ritrovare speranza per vivere le prove di ogni giorno con coraggio.
È il luogo di carità tra ammalati e volontari, luogo di ascolto.
Come l'esperienza fatta nel vagone attrezzato per il trasporto degli ammalati. Due giorni vissuti gomito a gomito con tanti problemi ma anche con tanta voglia di parlare comunicare, ridere e sorridere delle nostre piccolezze. Ridevamo della nostra incapacità di muoverci , essere aiutati a salire e scendere sulle cuccette alte, ridere della incapacità di mangiare con vassoi ingombranti e rischiare di rovesciare la pasta sulla testa del pellegrino che stava sotto di noi. Bagni sempre occupati rendevano inevitabili battute e barzellette sull’argomento che rischiavano disastri per le risate che provocavano ma serenità in tutto il convoglio. Ci siamo raccontati, malati, accompagnatori volontari: chi eravamo, cosa eravamo venuti a fare qui, con chi vivevamo, di cosa avremmo avuto bisogno dai nostri congiunti ma anche dalla Madonna che andavamo a trovare. Non c’era la sola la richiesta di miracolo per le nostre e altrui “magagne”, abbiamo vissuto più la richiesta di essere capiti, aiutati, consolati… ed anche coccolati. Quanto produce un po’ di tenerezza nella nostra vita soprattutto se siamo dipendenti dagli altri per le nostre infermità. Questa di Lourdes è una esperienza umana forte, qui non ci si può celare dietro le maschere che nella vita di tutti i giorni ci mettiamo. Le lacrime che sgorgano senza ritegno sono il segno vero, tangibile dei sentimenti che qui vengono allo scoperto.
Siamo tornate alla grotta più volte prima della partenza, è stato difficile allontanarsi, ci si sente protetti, quasi guariti. Grazie Maria della tua protezione, grazie per questi giorni intensi d'amore.
Auguriamo a tutti i parrocchiani di Gesù Lavoratore di approfittare del prossimo pellegrinaggio a Lourdes dal 12 al 18 maggio 2011. Ed auguriamo di fare l’esperienza di fede, di serenità, di preghiera, di pace, che abbiamo felicemente fatto noi.
Carla e Anna