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In attesa dell'ordinazione diaconale di Henrique

26 novembre 2023
Il diacono: un po’ di storia
Fin dai primi anni della Chiesa, gli Apostoli scelsero “sette uomini pieni di Spirito Santo” perché lavorassero nella comunità cristiana, in particolare nel “servizio delle mense”. Naturalmente le mense che gli Apostoli affidarono loro erano sia quelle eucaristiche, sia quelle del servizio alle persone più povere (vedi: Atti degli Apostoli, cap. 6).
Quei sette uomini scelti dagli Apostoli sono stati i primi a svolgere un nuovo ministero nella Chiesa: quello di Diacono.
Nei primi secoli i Diaconi erano i più stretti collaboratori del Vescovo, i responsabili principali del servizio ai poveri (ma anche ai malati, agli stranieri, alle vedove e agli orfani), e dell’annuncio del Vangelo e della partecipazione all’Eucaristia.
Purtroppo, a cominciare da circa milleduecento anni fa, il diaconato iniziò a diventare sempre più un incarico soltanto liturgico, e gradualmente si trasformò in un semplice tappa del cammino per diventare Sacerdoti. Fu soltanto una cinquantina di anni fa, con il Concilio Vaticano II, che il diaconato è stato come “riscoperto” nella Chiesa.
Non dobbiamo dimenticare che il diaconato è uno dei sette sacramenti della Chiesa (è uno dei tre gradi del sacramento dell’Ordine Sacro), e viene conferito dal Vescovo con l’imposizione delle mani e con una speciale formula di preghiera.
La veste liturgica del Diacono è una stola che si porta obliqua sul petto, dalla spalla sinistra al fianco destro.
Durante le celebrazioni più solenni, il Diacono indossa anche una specie di tunica con le maniche chiamata “dalmatica”.
Oggi nella Chiesa ci sono due tipi di Diaconi:
- quelli chiamati “Diaconi permanenti”, che restano Diaconi per tutta la vita e
che possono anche essere sposati;
- quelli che ricevono il diaconato circa un anno prima dell’ordinazione a Sacerdote, e che svolgono il ministero diaconale soltanto durante quel periodo.