Il matrimonio
Articoli - 14 maggio 2023
In tantissimi credono che il matrimonio sia solo un contratto. Ciò che conta è l’amore.Per un cristiano il matrimonio non è un contratto, ma un sacramento. E nei sacramenti è Gesù stesso che si dà a noi e che ci rende partecipi di sé stesso e del Suo amore. Nella convivenza possiamo amarci solo con le nostre capacità, nel matrimonio possiamo amarci con il Suo amore. Purtroppo molti sposi cristiani si dimenticano che c’è Dio con loro e vivono come se non ci fosse: hanno un tesoro e una forza che non valorizzano!
Diceva San Giovanni Paolo II: Gli anelli nuziali indossati dagli sposi non sono che l’ultimo anello di una catena invisibile che li lega l’uno all’altra. Il matrimonio è una catena, ma che rende liberi e non che imprigiona in una dinamica basata sull’egoismo e sul
tornaconto personale. La catena non è solo qualcosa che può imprigionare, ma è qualcosa che può aiutare a custodire, proteggere ed evitare di cadere. Dipende dalla prospettiva che ognuno dà alla vita e al proprio matrimonio. Se la vita è un girovagare senza meta, di posto in posto, di esperienze, di piaceri e di sensazioni ed emozioni la catena diventa un limite. Per chi ha un progetto, una vetta da raggiungere, la catena diventa strumento di salvezza, corda che ci lega durante la salita, che ci mantiene in cordata l’uno all’altro. Così quando il vento si fa forte, la neve ti ghiaccia il viso, le forze ti mancano e vorresti mollare, continui a salire perché sei legato all’altro e perché quella corda è sostenuta da colui che può tutto. E’ così che il nostro essere una sola carne (Gen 2, 24) riflette l’essere una sola cosa di Dio (Gv 17,21). Cioè la comunione del Padre del Figlio e dello Spirito Santo.
Gesù, insegnando, disse: “L’uomo lascerà suo padre e sua madre, e si unirà a sua moglie, e i due saranno una carne
sola. Così che non sono più due, ma una sola carne. Quello che Dio ha congiunto l’uomo non lo separi”. (Mt 19, 5-6)
MINISTRI: gli SPOSI che consacrano davanti a Dio il loro volersi bene e si promettono fedeltà per tutta la vita.
MATERIA: il consenso.
FORMA: “Io… accolgo te… come mia/o sposa/o e prometto di esserti fedele sempre nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita”.
Come segno e testimonianza della loro unione, gli sposi si scambiamo un anello, detto “fede nuziale”, che il sacerdote benedice.
Gli sposi sono chiamati a vivere il loro amore nella comunione reciproca ed anche nella procreazione.
“Dare la vita” rende la coppia immagine stessa di Dio, generatore di vita.
La Chiesa è criticata oggi perché dice che il Matrimonio è “indissolubile”, cioè non può essere sciolto, cancellato. Ma essa è ubbidiente a quello che ha detto Gesù (“l’uomo non separi…”) e richiama gli sposi alla loro promessa (“…tutti i giorni della mia vita”).