Il dialogo, segno di speranza
9 febbraio 2025
Il 4 febbraio scorso in occasione della Giornata della Fratellanza universale e nel contesto della visita pastorale del Patriarca Francesco, le comunità cristiane di Marghera si sono incontrate con la comunità islamica presso la nuova moschea per vivere un momento di dialogo interreligioso. Oltre 150 persone, tra cui anche tanti giovani e ragazzi, hanno condiviso con stile fraterno la ricchezza che scaturisce dal dono di ciascuno. Dopo l’introduzione del direttore del centro e la lettura da parte di una ragazza di alcuni versetti del Corano sulla persona di Maria, hanno preso la parola il Patriarca Francesco e l’Irmam Hammad sul tema “dialogo come via”.Il patriarca ha sottolineato come, nella società attuale contraddistinta dalla cultura del fare, del produrre, del risultati, abbiamo bisogno di riscoprire il valore della cultura dei segni: lo sguardo, gli occhi, i tratti del volto, lo stringersi la mano, l’abbracciarsi. Il segno ci obbliga ad andare oltre l’umano per essere veramente umani. Qui affermiamo: Il Dio creatore, tutti gli uomini sono uguali nelle loro diversità. A noi rendere con certezza questa frase, che unisce profondamente i cristiani e gli islamici.
La differenza valorizza quello che ci unisce: il valore del bene, della pace, della carità. E ci dobbiamo chiedere da dove nascono il bene, la pace la carità. Quando ci si allontana da Dio, allora altri prendono il suo posto con tutte le conseguenze che ne derivano. Oggi c’è bisogno di cercare l’essenziale, cioè l’abbraccio tra gli uomini, rispettando le diversità, dialogando sapendo di avere qualcosa da dire all’altro, ascoltando l’altro e con l’altro costruendo qualcosa di comune.
L’Imam ha ricordato il documento della fratellanza sottoscritto 6 anni fa con l’intento di diffondere la cultura della pace, a garantire il benessere per l’umanità, lasciando alle spalle la cultura dell’odio e della violenza Successivamente sono state presentate due testimonianze accompagnate da fotografie che hanno presentato esperienze concrete di giovani, che hanno vissuto insieme giornate di vita nel rispetto reciproco delle particolarità religiosa e culturale testimoniando con la concretezza che la convivenza è possibile e arricchente.
Alcuni interventi dei presenti hanno contribuito ad arricchire la riflessione e il dialogo. Infine la lettura di alcune righe finali del documento sulla Fratellanza universale ha condotto i presenti a vivere un gesto di scambio della pace nella libertà e nel rispetto di ognuno.
L’incontro si è concluso con la cena offerta dalla comunità islamica. Persone anziane sedute ad una tavolata, giovani e adulti seduti per terra hanno continuato il dialogo a tu per tu rinsaldando i vincoli di amicizia e di pace che hanno caratterizzato l’intero incontro.
Piero Baso