Gesù ci fa chiaramente capire che Dio non permette le tragedie per punire le colpe
23 marzo 2025
Carissimi, guardando la televisione, i giornali o i social, ogni giorno siamo bombardati da brutte notizie: guerre, omicidi, incidenti, catastrofi… Nel brano evangelico di oggi, Gesù accenna a due fatti tragici che a quel tempo avevano suscitato molto scalpore: una repressione cruenta compiuta dai soldati romani all’interno del tempio e il crollo della torre di Siloe, a Gerusalemme, che aveva causato diciotto vittime.
Molti pensavano che quegli avvenimenti fossero un castigo di Dio, e che chi era morto in fin dei conti se lo meritava. Anche oggi, di fronte a certe disgrazie ed eventi luttuosi, si rischia di scaricare la responsabilità sulle vittime, o addirittura su Dio stesso. Gesù ci fa chiaramente capire che Dio non permette le tragedie per punire le colpe. Molte vittime sono innocenti o, almeno, non sono peggiori degli altri.
Gesù ci chiama a cambiare il cuore. Spesso noi ci sentiamo “a posto”, mentre Egli invita a ricavare da questi fatti dolorosi un ammonimento che riguarda tutti, perché tutti siamo peccatori: «Se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».
Apriamo il cuore alla misericordia di Dio, non giudichiamo mai gli altri, ma lasciamoci provocare dalle disgrazie quotidiane per fare un serio esame di coscienza e ravvederci.
Buona domenica!
don Filippo, don Luciano, don Dan, don Henrique e diacono Daniele