Gesù Lavoratore

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Ecco il vessillo della Croce

21 novembre 2010
Ultima domenica del Tempo Ordinario, la festa di Cristo Re
Un antico inno gregoriano descrive la croce come il vessillo del Re. Oggi, tempo in cui l’apparire ha acquisito un’importanza smisurata, se un re mostrasse la croce come sua bandiera credo non avrebbe gran seguito: si perché la croce ricorda sconfitta, morte, derisione, maledizione, abbandono...
Eppure la croce per noi cristiani rappresenta un segno importante: noi diciamo che la croce è il trono dal quale Dio, in Gesù Cristo, giudica il mondo. Essa ci rimanda allo stile, al modo di vivere, alle scelte che l’uomo appeso ha fattoi nella sua vita. ma ci dice anche molto di più: che, cioè, la vera libertà sta nel saper affidare la propria vita a Dio e, forti di questa fede, ricercare a partire da Lui il vero senso del tutto.
Attribuire a Gesù il titolo di "Re dell’universo" vuol dire scegliere di percorrere questa strada di totale abbandono nelle mani di Dio così come ha fatto Gesù; è saper dimostrare che l’arma più potente e liberante è il perdono dato e ricevuto; che la fortezza di una persona non dipende dai muscoli ma da quanto sa incontrare con serenità e determinazione la vicende della vita; che la misericordia non è segno di debolezza; che le debolezze e i limiti che tutti abbiamo non vanno segregati nel dimenticatoio (pratica quanto mai falsa perché presto o tardi tornano fuori) ma vanno incontrati, amati, curati.
Ecco, dire che Gesù è il Re dell’universo vuol dire prendere il vessillo della croce come stile di vita e imparare da Lui a donarsi a tutti nel segno dell’umiltà e della pace e imparare giorno dopo giorno a riconoscere Dio come colui che solo ci garantisce una vita felice.
don Luca