Danneggiamenti alla chiesetta di via Fratelli Bandiera, un'interrogazione per il recupero
2 aprile 2021

Bettin (Lista Verde progressista) ha annunciato che presenterà un'interrogazione dopo l'ennesimo atto vandalico.
Ancora danneggiamenti alla storica chiesetta della Beata Vergine delle Grazie di via Fratelli Bandiera a Marghera. Non è la prima volta che accade, probabilmente ad opera di chi cerca eventuali elemosine o oggetti di valore. In realtà, contiene solo storiche targhe, immagini sacre e piccoli tributi ad esse.
Risalente ai primi anni del 1.500, è uno dei manufatti più antichi della terraferma. Adibita al culto per secoli, al centro dello scomparso borgo della Rana, con lo sviluppo industriale dei primi decenni del ‘900 ne è rimasta la sola testimonianza. Con l’edificazione nel 1954 della chiesa di Gesù Lavoratore, nelle vicinanze, è stata adibita a officina meccanica prima di essere trasformata, nella facciata che guarda il viale, in un capitello votivo meta di processioni e di altri atti di devozione degli abitanti della zona.
«Di proprietà infine dell’Autorità portuale, accogliendo le richieste della popolazione, nel 2015 ne era stato deciso il restauro e il recupero a funzioni comunitarie, con un accordo tra la stessa Autorità portuale, la Municipalità di Marghera, la Curia di Venezia e la Soprintendenza competente - spiega Gianfranco Bettin, consigliere comunale Lista Verde progressista -. Purtroppo, soppresse tutte le deleghe alle Municipalità, l’amministrazione comunale che ha avocato a sé ogni competenza, si è del tutto disinteressata della questione, abbandonando di fatto la storica chiesetta al suo destino. Solo la cura garantita dalla parrocchia di Gesù lavoratore e dai fedeli della zona assicura qualche tutela. Ma, in realtà, il piccolo prezioso manufatto è alla mercé di chiunque, oltre che del tempo, e rischia di nuovo la rovina». Su questo episodio e su tutta la vicenda, Bettin ha annunciato che presenterà un’interrogazione al sindaco di Venezia chiedendo che si riapra il protocollo d’intesa e si recuperi in pieno la chiesa.
Fonte: VeneziaToday, 2 aprile 2021
Ancora danneggiamenti alla storica chiesetta della Beata Vergine delle Grazie di via Fratelli Bandiera a Marghera. Non è la prima volta che accade, probabilmente ad opera di chi cerca eventuali elemosine o oggetti di valore. In realtà, contiene solo storiche targhe, immagini sacre e piccoli tributi ad esse.
Risalente ai primi anni del 1.500, è uno dei manufatti più antichi della terraferma. Adibita al culto per secoli, al centro dello scomparso borgo della Rana, con lo sviluppo industriale dei primi decenni del ‘900 ne è rimasta la sola testimonianza. Con l’edificazione nel 1954 della chiesa di Gesù Lavoratore, nelle vicinanze, è stata adibita a officina meccanica prima di essere trasformata, nella facciata che guarda il viale, in un capitello votivo meta di processioni e di altri atti di devozione degli abitanti della zona.
«Di proprietà infine dell’Autorità portuale, accogliendo le richieste della popolazione, nel 2015 ne era stato deciso il restauro e il recupero a funzioni comunitarie, con un accordo tra la stessa Autorità portuale, la Municipalità di Marghera, la Curia di Venezia e la Soprintendenza competente - spiega Gianfranco Bettin, consigliere comunale Lista Verde progressista -. Purtroppo, soppresse tutte le deleghe alle Municipalità, l’amministrazione comunale che ha avocato a sé ogni competenza, si è del tutto disinteressata della questione, abbandonando di fatto la storica chiesetta al suo destino. Solo la cura garantita dalla parrocchia di Gesù lavoratore e dai fedeli della zona assicura qualche tutela. Ma, in realtà, il piccolo prezioso manufatto è alla mercé di chiunque, oltre che del tempo, e rischia di nuovo la rovina». Su questo episodio e su tutta la vicenda, Bettin ha annunciato che presenterà un’interrogazione al sindaco di Venezia chiedendo che si riapra il protocollo d’intesa e si recuperi in pieno la chiesa.
Fonte: VeneziaToday, 2 aprile 2021