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Benedetto XVI, il papa dell'umoltà e della preghiera

Articoli - 3 marzo 2013
Il saluto accorato al papa emerito
Lo scorso mercoledì, per l'ultima volta, Benedetto XVI ha tenuto, in Piazza san Pietro a Roma, la sua ultima udienza generale.
Come si è visto dai telegiornali è stata una grande partecipazione di popolo: è la Chiesa viva - come l'ha definita lo stesso Benedetto XVI - fatta di uomini, donne, bambini, giovani adulti, anziani quella che ha invaso pacificamente piazza san Pietro.
Tantissima gente che si è recata li per fare che cosa? Alcuni dicono per essere presenti ad un momento storico della vita del mondo, altri per curiosità, altri ancora per consuetudine. Il vero motivo che ha spinto la gran parte delle persone a convenire in San Pietro è l'affetto per Benedetto XVI, il papa dell'umiltà e della preghiera.
La scelta che lui ha compiuto forse non è ancora stata compresa fino in fondo da alcuni. Io penso che solo una persona completamente libera e umile, perché ricca della presenza di Dio, possa compiere scelte così radicali e costose. Svolgere il difficile compito del successore dell'apostolo Pietro non è gloriarsi di un titolo onorifico, non è mostrarsi grande al mondo, non è avere onori e privilegi: Benedetto XVI l'ha sempre saputo, l'ha sempre insegnato, l'ha sempre vissuto.
Succedere a san Pietro e svolgere il ministero di papa vuol dire richiamare sempre tutta la Chiesa alla fedeltà al vangelo di Cristo, anche quando costa a livello di popolarità, di scelte... e questo perché la Chiesa non è di Benedetto XVI, non è mia, ma è del Signore “Ma ho sempre saputo [dice Benedetto XVI] che in quella barca [la Chiesa] c'è il Signore e ho sempre saputo che la barca della Chiesa non è mia, non è nostra, ma è sua.” Attaccarsi meno alle cose, ai ruoli, alle cariche e imparare a servire con umiltà e fedeltà il bene comune della Chiesa e della società civile, sapendo tirarsi indietro quando ci si rende conto di non essere più in grado di svolgere appieno il proprio servizio è la grande lezione che ancora una volta Benedetto XVI ci ha dato.
Per questo, ancora una volta , gli dico un “grazie” sincero che dice anche la preghiera con cui lo accompagno - e mi auguro che oltre a me anche voi facciate altrettanto - in questa sua scelta di ritirarsi nel nascondimento. “Non abbandono la croce, ma resto in modo nuovo presso il Signore Crocifisso” per continuare il suo servizio alla Chiesa universale.
don Luca